E’ il titolo di una delle migliaia canzoni scritte da Woody, il più grande ed il più geniale autore ed interprete di canzoni folk americane. Ci ha lasciato un patrimonio immenso, circa diecimila documenti tra canzoni, poesie e racconti, molti dei quali ancora inediti. A lui, Bob Dylan ha dedicato una canzone che dice più o meno: …Ehi Woody…ti ho scritto una canzone su questo vecchio buffo mondo, sembra ammalato e affamato, è stanco e distrutto, sembra che stia per morire ed è appena nato….
Sono trascorsi circa 50 anni d’allora ed il mondo è rimasto lo stesso purtroppo!
La sensibilità poetica e l’interpretazione delle canzoni di Guthrie hanno non poco influenzato i più grandi cantanti folk: da Pete Seeger, Bob Dylan, Phil Ochs, Crosby e Stills fino ai giorni nostri. Tutti noi abbiamo un immenso debito di riconoscenza ad uno dei più importanti personaggi dell’America tra gli anni trenta e quaranta e anche cinquanta. Purtroppo questo grande uomo, perseguitato come tanti altri artisti dal governo, è morto in solitudine il 3 ottobre 1967, dimenticato dal suo pubblico americano e praticamente sconosciuto al resto del mondo; eppure molti autori di musica folk, country, folk rock fanno capo a lui.
Woody Guthrie è nato il 14 luglio 1912 in una riserva indiana dell’Oklahoma ed ha iniziato a cantare e suonare a soli tredici anni. In quelle terre visse delle tragedie enormi, tragedie descritte e raccontate nelle sue canzoni: la desolazione, la siccità, il freddo, la solitudine nei viaggi da clandestino sui treni merci come una bestia. Si trova così dalla parte degli oppressi diventando sempre di più malinconico e con la sua chitarra continua a viaggiare, cantando ovunque.
Se ascoltiamo le sue canzoni, sono tutte autobiografiche. Alla fine degli anni cinquanta, molti giovani musicisti si avvicinano al folk in quanto il rock è diventato troppo commerciale. La quantità di musicisti e cantanti di qualità che nasce è amabilmente sorprendente.
Bob Dylan è rimasto un lungo tempo vicino al Maestro, dal quale imparò la tecnica e la maniera di comporre le canzoni, di strutturare una strofa, di forzare un po’ la musica un po’ il testo in una unica melodia. Pensate al sound di Dylan, formato dalla chitarra e dall’armonica, non esiste canzone che possiamo dimenticare!
Pete Seeger, l’avvocato della pace, oggi super novantenne ha descritto W.G. come il più grande interprete e studioso di folk al mondo. I suoi Album in vinile sono dedicati ai canti del lavoro, nel primo c’è anche The House of the rising sun; al suo lungo viaggiare attraverso l’America in condizioni disperate; all’emigrazione, dove troviamo This land is your land, quasi un inno nazionale. In molte canzoni ci sono molti doppi sensi, la musica sembra quasi identica basata su due o tre ritmi.
Sono nate così le più belle ballate americane. Le canzoni di Guthrie sono un’opera bizantina,in un mosaico sono racchiusi amore, il dolore e la vita della sua gente e di tutti che come lui vennero con la polvere e se ne andarono con il vento.(G.Berloso)
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