Archive for settembre, 2015

settembre 28, 2015

iostoconletartarughe, il libro di Simonetta Bumbi – Riedizione

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“EMIGLI EDITORE”

(stavolta ci abbiamo messo il cuore)

iostoconletartarughe

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settembre 16, 2015

Parte domani a Prato URBAN ECOFESTIVAL, IL PRIMO ECOFESTIVAL CERTIFICATO E SOSTENIBILE A 360°

Sarà Levante ad aprire domani a Prato la decima edizione di URBAN ECOFESTIVAL, il primo ecofestival italiano certificato in scena fino a domenica 20 settembre presso il Parco Liberazione e Pace. Oltre a Levante, il cui concerto sarà aperto da Francesco Guasti, in scena nel week-end anche Morgan & Megahertz (venerdì 18), Africa Unite (sabato 19), Luca Bassanese, Cisco e Porto Flamingo (domenica 20) e molti altri artisti emergenti.

Urban Ecofestival

La manifestazione, unica nel suo genere e totalmente ecosostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, è inserita nel cartellone “Settembre – Prato è spettacolo” ed inizierà già dal tardo pomeriggio con proiezioni e docu-film con tematiche sostenibili per poi moltiplicare le numerose attività collaterali al sabato e domenica. Non mancheranno mercatini di prodotti biologici, street food ed ecomarket ed il coinvolgimento di Legambiente ed altre associazioni noprofit in tema.

Levante (nome d’arte di Claudia Lagona) arriva a Urban forte della recente uscita del suo nuovo album  “Abbi cura di te” (Carosello). Torinese ma originaria di Caltagirone, nel 2013 riesce a far sentire la propria voce a molti con un grido disperato e ironico che recita “Che vita di merda”. La canzone porta il titolo di “Alfonso” e si aggiudica un posto nell’olimpo dei tormentoni dell’estate 2013 occupando di diritto l’airplay radiofonico. Max Gazzè le chiede di aprire i concerti del “Sotto casa Tour”, Fiorello la invita alla sua Edicola e, dopo l’uscita del suo primo disco “Manuale Distruzione” nel marzo 2014, l’Academy Medimex premia la sua opera prima come la migliore dell’anno. Segnalata speciale su iTunes come artista 2014, selezionata da Mtv tra I finalisti degli European Music Award di Glasgow come “Best italian act”, finalista al premio Tenco per il suo album d’esordio : il riscontro del pubblico e della critica è unanime nel riconoscere il suo talento. Nel 2014 alterna i suoi concerti con le aperture ai live di “Un amore così grande tour” dei Negramaro. A Maggio 2015 esce il suo secondo lavoro “Abbi cura di te” che la riporta in tour in tutta Italia.

L’apertura sarà afidata al pratese Francesco Guasti, già nel team Pelù a The Voice 2014. A Maggio 2015 ha pubblicato il suo primo album “Parallele” da cui è stato estratto il singolo title track con realtivo videoclip.

Chi visiterà Urban Ecofestival troverà un ambiente completamente particolare: oltre alla riqualifica dell’area dell’ex Ippodromo, vicina al centro città, utilizzerà materiale biodegradabile, attrezzature a risparmio energetico, raccolta differenziata e molto altro legato alla sostenibilità.

Tutto il programma su www.urbanecofestival.com

DavveroComunicazione

ilblogfolk di Gloria Berloso

settembre 16, 2015

Premio Buscaglione Edizione 2015

premiofred_iscrizioni

Dal 15 settembre, sono aperte le iscrizioni al Premio Buscaglione, il concorso a cadenza biennale dedicato alla figura artistica di Fred Buscaglione che nelle prime tre edizioni si è affermato come una delle più interessanti manifestazioni italiane dedicate alla canzone d’autore. Un Premio giovane e dinamico, il primo in Italia ad aver dato la possibilità di iscriversi sul web, gratuito ed aperto a tutti.

Il Primo Premio consisterà in 3000 euro e nella possibilità di esibirsi in 5 dei festival partner della rassegna, il Premio della Critica darà diritto a 1500 euro e alla possibilità di esibirsi in 10 dei festival partner della rassegna, il Premio La Tempesta Dischi consentirà di vedere un proprio brano inserito all’interno della compilation prodotta annualmente della più prestigiosa etichetta indipendente Italiana ed infine il Premio King Kong – Radio 1 consentirà di presentare il proprio progetto all’interno della celebre trasmissione condotta da Silvia Boschero.

La nuova edizione segue di qualche mese la pubblicazione della compilation “Sotto il Cielo di Fred – un tributo a Fred Buscaglione”, realizzata per finanziare il Premio e a cui hanno partecipato, manifestando il proprio sostegno alla rassegna, artisti del calibro di Brunori sas, Dente, Bugo, Lo Stato Sociale, Perturbazione.

Fred Buscaglione

Fred Buscaglione

http://https://drive.google.com/folderview?id=0B-wvRS5BoH_bQ0tYWEs4R2ZOams&usp=sharing

www.libellulapress.it

ilblogfolk di Gloria Berloso

settembre 16, 2015

Galilei censurato per la prima volta in mostra a Orvieto per la Biennale dell’Eresia

Galilei censurato per la prima volta in mostra a Orvieto per la Biennale dell’Eresia

25, 26, 27 settembre Orvieto, Biblioteca L. Fumi (P.zza Febei 1, Orvieto)
Sidereus Nuncius

Sidereus Nuncius

Il Sidereus Nuncius originale, esposto per la prima volta alla Biennale dell’Eresia #ereticofuturo
Presso la Biblioteca L. Fumi, visibile al pubblico l’originale di uno dei testi più rivoluzionari di tutti i tempi, messo all’indice dalla Chiesa Cattolica nel 1610
Il 25, 26 e 27 settembre 2015, in occasione della Biennale dell’Eresia #ereticofuturo – tre giorni di incontri e scambi a Orvieto per sensibilizzare istituzioni e governatori, intellettuali e produttori sul grande tema dell’Eresia come innovazione, con ospiti del calibro di Mariana Mazzuccato e Giulio Giorello –  sarà possibile vedere da vicino un’originale del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei.
Un’opera rivoluzionaria e fondamentale alla scienza moderna, che fece aprire gli occhi sull’Universo rendendolo “visibile” per tutti.
Un testo che svelò al mondo l’esistenza dei 4 satelliti di Giove, i crateri lunari, confermando la teoria eliocentrica avversa alla Chiesa Cattolica, che impose la sua messa all’indice, censurando uno dei saggi più importanti dell’astronomia di tutti i tempi.
Oggi a distanza di oltre 400 anni dalla sua pubblicazione, la copia originale del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei viene esposto al pubblico a Orvieto, dal 25 al 27 settembre 2015 presso la Biblioteca L. Fumi in occasione della Biennale dell’Eresia coordinata dal giornalista e intellettuale Michele Mezza.
Tra i massimi pensatori italiani di tutti i tempi, “eretico”, innovatore e visionario, Galileo Galilei sarà lume, insieme alla figura rivoluzionaria di Giordano Bruno, della Biennale dell’Eresia #ereticofuturo: un grande melting pot di idee e proposte che vede protagonisti gli “eretici contemporanei” e mira ad aprire uno squarcio nella pratica di eresia per creare una vera scuola di  innovazione  creativa che parli al mondo concreto…per tentare l’impossibile.
Perché, come disse un altro grande pensatore come Alan Turing, padre del moderno computer ed eretico dei suoi tempi: “L’innovazione cresce lungo l’incerta linea che separa, l’iniziativa dalla disubbidienza”.
Ufficio Stampa HF4
settembre 13, 2015

Intervista ai Nnebia, rock band finalista a Lanterne Rock, Premio Nazionale della canzone d’autore di Vische e del Canavese.

Gloria Berloso, Davide Giannotto,David Bonato e i Nnibia

Gloria Berloso, Davide Giannotto,David Bonato e i Nnibia

Si è chiusa  la terza edizione del Premio Nazionale della Canzone d’Autore di Vische e del Canavese all’interno del Lanterne Rock Festival a Vische (TO).

Premiati dalla giuria e dai Perturbazione (che si sono esibiti come ospiti speciali) ecco i nomi dei vincitori: Nico Maraja da Roma è giunto terzo classificato, secondo posto per Degian da Brescia mente il primo posto è stato assegnato al ferrarese Icio Caravita.

Caravita segue nel palmares le affermazione de Lastanzadigreta (2013) e Lorenzo Malvezzi (2014).

La manifestazione si è svolta con una buona affluenza di pubblico soprattutto per la rock band torinese dei Proclama (sabato 5 circa 2000 persone) e per la toccante esibizione acustica dei Perturbazione che hanno scaldato i presenti con una performance d’altissimo livello.

Da citare l’altissimo livello artistico dei partecipanti al Premio Nazionale della Canzone d’Autore di Vische e del Canavese giunti da tutta Italia, Sardegna compresa.  Oltre ai tre vincitori già segnalati si sono sfidati Andrea De Balsi (Caserta), Antonio Nola (Treviso), Chiara Lobina (Genova), Elisabetta Gagliardi (Alessandria), Pasquale Demis Posadinu (Sassari), Nnebia (Mantova).

La giuria era composta dalla giornalista musicale Gloria Berloso (Bravonline), dal produttore discografico Fabio Lionello (Tam Tam Production), dal dj radiofonico Marco Balma (Urban The Best), dal fotografo Sergio Cippo e dall’insegnate di lettere e scrittrice Maria Teresa Binello. Coordinamento affidato all’ufficio stampa del Festival David Bonato (davvero comunicazione/Vrec)

Il Festival Lanterne Rock ed il Premio Nazionale per la Canzone d’Autore di Vische e del Canavese è una manifestazione aperta a tutti gli autori, cantautori, solisti o gruppi musicali, con contratto discografico in essere o liberi da vincoli contrattuali. Il concorso ha lo scopo di valorizzare e promuovere artisti e progetti musicali innovativi e di qualità.

L’evento è stato patrocinato da: Regione Piemonte, Comune di Vische ed organizzato dall’Associazione Culturale Promozione Artistica Eventi ed è stato presentato dal bravissimo Flavio Piovano,

Dopo l’intervista al vincitore, Icio Caravita, pubblicata l’otto di settembre, qui sotto pubblico l’interessante intervista all’unico gruppo rock presentatosi quasi al completo sul palco: Nnebia. Cito anche una loro breve biografia come segue:

I Nnebia sono una band rock indipendente italiana nata a Mantova nel 2006. Attualmente la line up è formata da Davide Giannotto (voce e secondo chitarrista del gruppo), Nicola Caleffi (pianoforte, tastiere e synth), Francesco Salis (chitarra solista), Gabriele Grespan (basso), Elia Ziviani (batteria e percussioni).

Nel 2008 incidono un primo EP, mai ufficialmente pubblicato, che li porta ad aprire i concerti di Fratelli Calafuria, Ministri, Negrita, Cisco e Nomadi. Nel 2010 inizia un intensa attività live, che vede consacrate le qualità sceniche della band con l’esibizione all’Alcatraz durante la finale di Emergenza Festival (2011).

Nel 2012 la band inizia la produzione artistica ed esecutiva di diversi brani: “La parata del nulla”, documentario in musica, “Memorie made in Italy” cantata insieme al rapper Virgo, “Solo mezz’ora” con il quale si aggiudicano il primo premio nella 59ª edizione del festival di musica internazionale Gondola d’Oro, come nuove proposte (Gondola d’Argento).

I brani andranno a comporre il loro primo album, “Alto Tradimento” grazie al supporto tecnico, artistico e professionale dell’associazione culturale ContamiNazione da loro fondata.

L’INTERVISTA A CURA DI GLORIA BERLOSO REGISTRATA A VISCHE DA DAVIDE BONATO (DAVVERO COMUNICAZIONE) A:

DAVIDE GIANNOTTO portavoce e autore dei NNEBIA

Davide Giannotto (Nnebia)

Davide Giannotto (Nnebia)

G.B. 1) Che cos’è per te la musica?

D.G. La musica è un vettore di espressioni, esprime quello che abbiamo dentro, i nostri concetti. E una domanda difficile nel senso che è tante cose. Direi che principalmente è questo.

G.B. 2) Scrivere canzoni è in genere un’attività solitaria ma alle volte può essere necessario un team di supporto. C’è qualcuno che ti aiuta o ispira?

D.G. Parlo al plurale, che ci ispirano ci sono tantissimi artisti musicali ma anche artisti di altro tipo. Ci ispira il mondo che ci sta attorno e ci stimola però il team di supporto per me che sono l’autore magari dei testi e magari della canzone strutturata nei quattro accordi, è fondamentale nel senso che la band, il team che ha scelto, perché noi ci siamo scelti, è fondamentale perché non faremmo il risultato del nostro suono, dei nostri testi e di tutto il pezzo a 360°; di tutto il lavoro è frutto sicuramente del team.

G.B. 3) Fabrizio De André sosteneva che il lavoro del critico musicale è un’arte complessa che differenzia l’arte vera da quella falsa. Che ne pensi a tal proposito?

D.G. Il lavoro del critico musicale hai detto, la citazione non la conoscevo. Il lavoro del critico non è un lavoro semplice nel senso che dipende per chi lavora, credo io. Il critico alla Mollica, il critico che ti deve fare l’articolo per il giornale tende a parlare sempre bene e in maniera positiva, poi c’è la critica magari come c’è stata posta ieri, che è una critica volutamente costruttiva. Ecco, io mi auguro che il critico sia più vicino a quella che ci è stata fatta ieri nel senso che ci ponga le cose come stanno su una base, mi auguro io, di esperienza: ti critico perché ho il diploma di conservatorio, perché lavoro nel settore, perché sono una professoressa di italiano e ti faccio la puntualizzazione sull’italiano che è importante. Perciò l’arte vera da quella falsa, credo abbia anche una metafora all’interno di questa frase. È una domanda difficilissima… (G.B. Anche perché Fabrizio logicamente si metteva nei panni della critica che secondo me è un po’ sottovalutata dalla maggioranza degli artisti). D.G. Certo. Se i presupposti dell’arte e dell’artista sono puri al 100%, come noi proponiamo come team, come siamo e come pensiamo, io mi auguro che la critica sia a pari livello, sia pura.

G.B. 4) Il suono e la voce sono elementi essenziali per esprime al meglio quello che vogliamo e desideriamo comunicare ma devono essere veri. Negli ultimi anni in Italia, il linguaggio, elemento basilare ed importante, è stato usato contro la falsa comunicazione ed in formato di stereotipi, frasi fatte e banalità. Qual è il ruolo del cantautore oggi, esiste un nuovo linguaggio?

D.G. La cosa bella e brutta del linguaggio che è mutevole, credo io; mutevole nel senso come ogni cosa mutabile è soggetta a evoluzioni. Gli stessi stimoli che generano l’arte sono gli stimoli che vanno anche a modificare il linguaggio. Perciò si, secondo me si formano dei linguaggi quando neanche ce ne accorgiamo. Facciamo un esempio banalissimo: abbiamo fatto un’intervista in una radio piccola della nostra zona, perché avevamo fatto un pezzo con un rapper. Lui (radio-cronista) ha subito pensato che il pezzo l’avesse scritto il rapper dicendo “ormai il loro cantautorato è il rap”, in verità no perché il pezzo l’ho scritto io. Però ho voluto utilizzare quel tipo di linguaggio perché mi permetteva di sviluppare (prendila con le pinze) una poetica più di strada e parlando di concetti che non sono assolutamente di strada perché un concetto che parla di tematiche di ingegneria ambientale. Perciò ho deciso di adottare quel tipo di poetica e farla cantare a chi fosse in grado di cantare il rap perché non sarei in grado di cantarla come l’ha cantata Virgo ed era il linguaggio più giusto. Perciò il linguaggio è mutevole, muterà sempre. Il linguaggio dei cantautori che ammiro sarà un linguaggio che muterà sempre. Cito Brunori sas, cantautori stranieri, mi viene da pensare sempre ai classici, adesso mi trovo un attimo spiazzato al riguardo. Vedi Sas, ha fatto un cantautorato che può ricordare qualcuno ma è diverso magari da Rino Gaetano che appena lo ascolti dici: cazzo, questo è Rino Gaetano. No, è Brunori sas, che ha un suo linguaggio, una sua intenzione.

G.B. 5) Come vi definite?

D.G. Noi abbiamo deciso un linguaggio rock che avesse delle sfaccettature cantautorali. Il tipo di rock è molto vasto, in realtà è il rock a cui noi ci ispiriamo, c’è dentro di tutto, parte dal rock anni ’70 al rock più moderno perciò direi che è un rock con delle sfaccettature vintage ma anche moderne con un linguaggio spesso più cantautorale che più pop-rock. (GB. Rock anni ’70? A quali gruppi, americani, inglesi …) D.G. Tanti. La maggior parte sono i grandi classici. Si parte dalle radici, dal blues. Si arriva ai Led Zeppelin, ai Pink Floyd, Deep Purple e poi si arriva ai più moderni ma anche i cantautori perché è quello di cui siamo fatti. Il linguaggio italiano è fatto di questo.

Le canzoni presentate in concorso: Cattive abitudini, Rock and roll inferno, Tachicardia.

Autore: Gloria Berloso

settembre 8, 2015

A Icio Caravita il Premio Nazionale per la Canzone d’Autore di Vische e del Canavese-Festival Lanterne Rock 2015

La terza edizione del Premio Nazionale per la Canzone d’Autore di Vische e del Canavese, concorso per artisti e cantautori si è concluso. Inserito nell’edizione di Lanterne Rock Festival in scena a Vischesabato 5 e domenica 6 settembre 2015, gli artisti finalisti si sono esibiti nelle due serate. Dopo un primo esame e critica costruttiva alla fine della prima esibizione dove hanno presentato una canzone, nella seconda serata le esibizioni sono diventate molto più credibili ed ogni concorrente ha eseguito due o tre brani di loro composizione. In palio, oltre alle targhe commemorative, premi in denaro per 1000€ complessivi, la partecipazione ad una compilation realizzata da Tam Tam Producion, spazi promozionali radiofonici e televisivi, l’inserimento in diversi eventi organizzati dalla Carovana dei Festival e l’esibizione al prossimo “Nuovo MEI – Meeting degli Indipendenti a Faenza 1/4 ottobre 2015″ ed a ”Eurosong Indie Festival – Ventimiglia 12 e 13 settembre 2015” (in collaborazione con Mei/Audiocoop).

 

Il costo di iscrizione per l’edizione 2015 è stato di 40€ per band, 25€ per cantautori singoli. Una giuria di addetti ai lavori, diversa da quella che ha decretato il vincitore, ha valutato i progetti musicali degli artisti che si sono esibiti dal vivo al Festival Lanterne Rock del 5 e 6 settembre. La selezione è avvenuta tramite l’ascolto del materiale mp3 inviato mentre il vincitore è stato decretato sulla base dell’esibizione dal vivo da cinque giurati e il presidente di giuria. Sono stati valutati il testo, la musica, la tecnica vocale e musicale, l’arrangiamento e la presenza scenica

Il Premio Nazionale per la Canzone d’Autore di Vische e del Canavese, sotto la direzione artistica di Giorgio Giardina è una manifestazione aperta a tutti gli autori, cantautori, solisti o gruppi musicali, con contratto discografico in essere o liberi da vincoli contrattuali. Il concorso ha lo scopo di valorizzare e promuovere artisti e progetti musicali innovativi e di qualità.

L’evento è patrocinato da: Regione Piemonte, Comune di Vische ed organizzato dall’Associazione Culturale Promozione Artistica Eventi. Info: www.promozioneartisticaeventi.it E-mail: promozioneartisticaeventi@gmail.com Tel. 392.77.87.571 – 340.39.29.618

 

Dopo un’attenta e quanto mai difficile scelta per la qualità dei progetti presentati in questa terza edizione, il primo premio è stato assegnato a Icio Caravita, il secondo premio a Degian, il terzo premio a Nico Maraja.

Icio Caravita

Icio Caravita

 

Vische 6 sett. premiazioni

Vische 6 sett. premiazioni

A tutti gli artisti è stata fatta un intervista prima dell’esibizione sul palco.

Qui sotto riporto una breve biografia di Icio Caravita e l’intervista a cura di Gloria Berloso, registrata da David Bonato (Davvero Comunicazione) il 6 settembre 2015 a Vische (Piemonte).

Albo d’oro (1° classificato):

LaStanzaDiGreta (2013), Lorenzo Malvezzi (2014), Icio Caravita (2015).

BIOGRAFIA

Icio Caravita, cantautore emiliano classe 1967, è un one man band che suona chitarra, armonica e percussioni a pedale e ama definirsi menestrello.
Originario di un piccolo paese della bassa, Consandolo di Argenta (Ferrara), ma milanese d’adozione, Icio muove i primi passi in studio nei primi anni duemila, sotto la supervisione di Brando, con cui condivide il palco più volte.
Tra il 2009 e il 2011 Icio pubblica tre Ep autoprodotti: Icio Caravita, 2 passi e N.3. Canzoni folk con il punk tra le righe e un senso di appartenenza naturale alla tradizione della canzone d’autore italiana. Così nel 2010 Mogol consegna a Icio il Premio S.I.A.E. come miglior autore della manifestazione Senza Etichetta.
Nel 2014 Icio Caravita pubblicherà un album per Dasè SoundLab Records.

CARAVITA

 

INTERVISTA A: MAURIZIO ICIO CARAVITA

G.B. 1) Che cos’è per te la musica?

M.I.C. Per me la musica è vita. Io campo di musica e vivo di quello.

G.B. 2) Scrivere canzoni è in genere un’attività solitaria ma alle volte può essere necessario un team di supporto. C’è qualcuno che ti aiuta o ispira?

M.I.C. Non ho nessuno che mi aiuta, che m’ispira si, magari diverse cose e mi piace star solo anche se può diventare anche un rischio perché ci si chiude proprio per scrivere, almeno io sono così in verità, e poi sono sempre con la testa per aria, ho appunti ovunque, mi piace raggrupparli e rifarli. Non ho nessuno che mi dà una mano, accetto però consigli da chiunque.

G.B. 3) Fabrizio De Andrè sosteneva che il lavoro del critico musicale è un’arte complessa che differenzia l’arte vera da quella falsa. Che ne pensi a tal proposito?

M.I.C. Sono abbastanza d’accordo con De Andrè. Che differenzi l’arte vera da quella falsa è la pura verità, sono convinto che sia proprio così perché parecchia arte è falsa, anche solo il modo di porsi e comunque di ritenersi artista. Se ostentato risulta già falso. Quindi più sei naturale più sei vero.

G.B. 4) Il suono e la voce sono elementi essenziali per esprime al meglio quello che vogliamo e desideriamo comunicare ma devono essere veri. Negli ultimi anni in Italia, il linguaggio, elemento basilare ed importante, è stato usato contro la falsa comunicazione ed in formato di stereotipi, frasi fatte e banalità. Qual è il ruolo del cantautore oggi, esiste un nuovo linguaggio?

M.I.C. Non so se esiste un nuovo linguaggio, sicuramente non quello di cui mi hai parlato ora nel senso che oltre che a tutto quello aggiungo anche il proprio, come dire le abbreviazioni sono diventate di routine e per un cantautore non è possibile. A meno che magari tu non faccia parte di quella schiera di così detti nuovi cantautori che sono i rapper, però non so fino a che punto possano esserlo. La parola è ancora importantissima quindi è nella sua completezza. Non lo so, io sono di vecchio stampo. Sono cambiate molte cose però a livello di scrittura comunque, stai ascoltando una canzone, stai ascoltando un cantautore e quindi ti deve esprimere qualcosa. Se poi magari c’è qualcuno che riesce a farlo con i nuovi linguaggi, mi viene in mente Caparezza, è uno che butta dentro miliardi di cose con intelligenza però è veramente difficile e magari è ancora un po’ prematuro, si svilupperà questa cosa ma non so fino a che punto perché sono tutte cose tronche. Si viaggia per emoticon non più per parole.

G.B. 5) Come ti definisci?

M.I.C. Vero, vero, senza presunzione, proprio naturale.

Le canzoni presentate in concorso: Le piccole cose, Scarabocchio, Sono nervoso precario

Autore: Gloria Berloso