White Mansions è un album del 1978 di vari artisti che documenta la vita dei sudisti americani nella Confederazione durante la guerra civile. Le canzoni dell’album sono state scritte da Paul Kennerly e sono eseguite da Waylon Jennings, Jessi Colter, John Dillon e Steve Cash. Ogni cantante ha interpretato una persona separata e distinta, ritraendo personaggi diversi nel tentativo di mostrare la Confederazione e il concetto di “orgoglio del sud” attraverso gli occhi di questi personaggi; in sostanza, quindi, White Mansions è un concept album. Eric Clapton ha suonato la chitarra in diverse tracce. L’album è stato #38 nella classifica Country Billboard e #181 nella Billboard 200.
Nella sua autobiografia, Waylon Jennings afferma che Kennerley è stato ispirato a comporre le canzoni dopo aver sentito “That’s Why the Cowboys Sings the Blues” alla radio londinese, che era apparso su Jennings 1975 LP Dreaming My Dreams, e ha dichiarato: “White Mansions è un disco incantevole, mi ha toccato in modo profondamente personale … fare l’album è stata una delle mie esperienze più piacevoli.”
L’album è stato ristampato nel 1999 in un pacchetto due per uno con The Legend of Jesse James, un concept del 1980 ideato da Paul Kennerly.
I quattro personaggi principali ritratti nell’album sono:Matthew J. Fuller (interpretato da John Dillon)
Polly Ann Stafford (interpretata da Jessi Colter)
Caleb Stone (interpretato da Steve Cash)
The Drifter (interpretato da Waylon Jennings) – The Drifter è il narratore dell’album.
Quando Ricky Mantoan mi chiese di interpretare Polly nella sua versione straordinaria mi sono venuti i brividi ed è stata una delle esperienze straordinarie che insieme abbiamo vissuto nello studio Sunny Hill di Borgomasino in Italia.
La nostra Story to Tell (Storia da raccontare) – la prima traccia nell’album White Mansions – avrebbe potuto essere un biglietto da visita per poter essere considerato un capolavoro artistico. Così però non è mai stato, nessuna nota di merito al grande Ricky Mantoan che ha vissuto dentro la Musica tutta la sua esistenza. Sono convinta che ci sarà un risveglio prima o poi perché la musica è il linguaggio più diretto che arriva dall’Anima, e chi vorrà ascoltare lo farà.
Gloria Berloso
