Giulio Nerini era vestito da hippy quando incontrò casualmente in un negozio di dischi in centro a Gorizia Paola Michelstaedter! Lei gli fece vedere i manoscritti di suo fratello Carlo, tutti i suoi disegni e le sue poesie, che ispirarono Giulio a comporre con grande emozione alcune musiche. L’opera dopo anni di ricerca sonora profondamente ispirata alle sue poetiche filosofiche fu completata ma senza dimenticare la ricerca interiore con l’aiuto dell’Oratore di Pace, Prem Rawat.
Il suo CD “IL VOLO DELLA CRISALIDE” dedicato a Carlo Michelstaedter, si concretizzò con la preziosa collaborazione e sostegno di straordinari musicisti e attori recitanti, la Biblioteca Statale Isontina ove Giulio aveva lavorato parecchi anni, il Centro culturale Tullio Crali e la Regione Friuli Venezia Giulia.
Devo premettere che alla fine della seconda metà degli anni sessanta, Giulio Nerini, si era fatto conoscere con il complesso beat dei Provos che agli inizi degli anni settanta diventarono The From Distortion Megaton. Loro suonavano le canzoni dei Led Zeppelin, di Jimi Hendrix, Rolling Stones, Animals e dei Yarbirds ed io spesso mi trovavo nel posto giusto e nel momento giusto ad ascoltarli nella piccola Gorizia. Alcune reunion di complessi musicali locali si tenevano addirittura il mattino nei locali della Provincia in Castello poi trasformati in ristorante e noi giovanissimi studenti delle medie eravamo “costretti” a marinare la scuola per poter esserci. Io in particolare ero ben orgogliosa di vivere quei momenti e ricordo molti particolari, i ragazzi di allora, le cantine dove si suonava e si ballava al buio. E poi le sale impregnate di fumo e di profumo d’oriente che si riempivano di ragazzi giovanissimi, io ne avevo tredici o quattordici ed ero sempre sotto o vicino al palco dei complessi.
Il nostro modo di vestire era quello che sentivamo dentro, una continua ricerca di colori, di bellezza interiore e di libertà. Credo sia stato proprio Giulio ad ispirarmi a stracciare i miei pantaloni jeans e colorarli di mille colori. Noi eravamo così. E Giulio era veramente speciale!
Un pomeriggio nel 1972, incontrai Giulio casualmente. Era tornato da un viaggio ed aveva conosciuto il Prem Rawat. Quell’incontro fu veramente magia pura per me che non attraversavo un momento particolarmente buono per la mia salute ma è con la sua semplicità di parole oneste che mi ha fatto capire con grande dignità che dovevo abbracciare quelle cose bellissime che ci sono state date. Ancora oggi ritengo Giulio il mio “Guru” , il migliore che io abbia avuto!
Fatta la doverosa premessa, negli anni successivi quando lo incontravo o lo vedevo, stavo bene.
Fino ad oggi 27 maggio 2023, l’opera in formato CD era rimasta sigillata e si cullava dal 2006 tra gli altri rari dischi e libri della mia biblioteca personale.
Mi rivolgo a voi caro Giulio e caro Carlo con il canto delle crisalidi, la vita non è vita se la morte è nella vita e la morte non è finita se più forte per lei vive la vita.


