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aprile 9, 2019

THE WATER IS WIDE (TRADIZIONALE) by JOE DORSEY

“Sembra che il testo originale “Oh Waly, Waly, Waly” sia stato letteralmente stravolto dagli scrittori di tutte quelle latifoglie. Hanno sistematicamente spezzettato il testo di Ramsay così come quelli di altre canzoni correlate. Questi versi sono stati poi diffusi da canzoni come “The Unfortunate Swain”, “I’m Often Drunk”, “The Wheel Of Fortune”, “Forsaken Lover”, “The Effects Of Love” e quindi la gente li ha conservati nella loro memoria. Nel caso di “The Water Is Wide” il percorso di trasmissione è facile da seguire. All’inizio c’erano i testi di “Oh Waly, Waly, Waly, Gin Love Be Bonny” così come pubblicati da Allan Ramsay e William Thomson nel 1720, così come alcune altre canzoni stampate su latifondi nel XVII secolo come “The Seaman’s Leave…..”, “Arthur’s Seat Shall Be My Bed” e “Distressed Virgin” di Martin Parker. Alcuni versi di questi testi sono stati poi presi in prestito e inclusi in “nuove” canzoni come “The Unfortunate Swain” e “I’m Often Drunk And Seldom Sober” che sono stati pubblicati su popolari fogli di facciata durante la seconda metà del XVIII secolo e all’inizio del XIX secolo. Frammenti di queste canzoni furono ricordati dalla signora Cox, dal signor Thomas e dalla signora Mogg durante gli anni 1904 e 1906 per il collezionista di canzoni Cecil Sharp. Ha poi compilato il suo nuovo brano “vecchio” da quei frammenti e lo ha pubblicato come “Oh Waly, Waly” nel 1906 in Folk Songs From Somerset e nel 1916 in One Hundred Folk Songs.
Oh Waly, Waly” di Cecil Sharp è il punto di partenza per lo sviluppo del moderno “The Water Is Wide”. Si trattava in effetti di una nuova canzone costruita dalle reliquie di due canzoni popolari. Ha cercato di mettere insieme una versione “Folk” di “Oh Waly, Waly, Waly”, ma l’unico collegamento a quella vecchia ballata scozzese era che i creatori dei due testi di facciata stessi avevano cribbato uno o due versi di quella canzone. È interessante notare che i metodi di Sharp erano sorprendentemente simili a quelli degli scrittori di “The Unfortunate Swain” e di altre bordature. Avevano compilato le loro canzoni da versi presi in prestito da fonti diverse e sostenevano che era “nuovo”, mentre Sharp ha fatto esattamente la stessa cosa, ma ha preferito considerare il suo lavoro come una canzone “vecchia”. In realtà entrambi avevano ragione solo a metà. In qualche modo aveva involontariamente seguito le regole del genere. Un folclorista moderno non considererà la sua canzone come “autentica”, ma un autore professionista di canzoni del XVIII o XIX secolo e anche il canto “Folk” sicuramente non sarebbe stato infastidito dai suoi metodi”.
Testo e melodia ricordano una canzone altrettanto enigmatica “Carrickfergus”, la versione standard ridotta all’essenzialità è il lamento di un innamorato non più corrisposto, il mare che lo separa dall’altro può essere sia fisico (un emigrante che va a cercare fortuna in America) che spirituale (il mare dell’incomprensione) o la metafora di un ostacolo insormontabile (i marosi della vita). Ma si può trattare più semplicemente del raffreddarsi della passione da parte di uno dei due.
Qui nella versione di Joe Dorsey, autore e autodidatta musicista statunitense.

Joe Dorsey

Joe Dorsey

Autore: testi e video

Gloria Berloso