Tucker Zimmerman è nato il 14 Febbraio 1941, a San Francisco in California, ha studiato musica dall’età di 4 anni, imparando il violino, il pianoforte ed il trombone. Ha completato i suoi studi a San Francisco State College (ora Università), in teoria e composizione nel 1966.
Nel 1965 ha iniziato a scrivere canzoni (musica e parole) per la sua voce con l’armonica e la chitarra e fino ad oggi ha scritto oltre 800 canzoni del genere.
Nel 1966 ha ricevuto una borsa di studio Fulbright per studiare composizione a Roma con Goffredo Petrassi.
Nel 1967 la borsa di studio è stato rinnovata per un secondo anno. Durante questo periodo ha iniziato a suonare e cantare le sue canzoni in un locale folk a Roma ( Folkstudio ). E’ stato questo periodo romano il più felice ed il più fertile per l’artista, che compose un pezzo per coro e percussioni, un balletto per strumenti a corda, un collage per banda magnetica ed orchestra, qualche musica per films d’avanguardia e ben trecento canzoni. Zimmerman stesso ha definito la sua musica più vicino a quello di Poeusseur che a quella di Stravinsky, ma al di là di ogni classificazione, il prodotto è più valido, visto che anche Goffredo Petrassi, uno dei più stimati compositori contemporanei, lo ha chiamato a collaborare con sé.
Tuttavia, nonostante i numerosi riconoscimenti della sua arte, Zimmerman è stato sempre restio ad esibirsi dal vivo, forse più per timidezza che per modestia,
Dopo un soggiorno di due anni a Londra, dove ha registrato il suo primo album di canzoni, è tornato a vivere in Belgio.
Dal 1970 al 1984 ha suonato centinaia di concerti come solista in tutta Europa, in particolare in Belgio, Svizzera e Germania, dove è considerato lui, come un «canto poeta». In questo periodo ha continuato a scrivere canzoni e inciso 5 LP più.
Nel 1984 ha fatto un tour come solista. La sua produzione creativa da allora fino al 1996 è rimasta divisa in due parti: composizione musicale e la scrittura di fiction.
Nel 1996 è tornato a scrivere canzoni ed a esibirsi, prima con un gruppo blues, e poi con il suo trio Nightshift. Tucker continua ad essere attivo con il suo trio. Continua anche a scrivere poesie, narrativa ed a comporre musica per diversi ensemble acustici.
L’espressione musicale non è facilmente etichettabile perché la sua è una musica che nasce da diverse esperienze: il folk, il country e la classica, il tutto filtrato e amalgamato dalla sua vena originalissima e personale.
Tucker ama esibirsi in pubblico con la sua chitarra a dodici corde, dalla quale tira fuori un vortice di suoni .La sua voce caldissima incanta ogni platea.
I testi parlano della bellezza della vita, di ricordi, d’amore e di avvenimenti e storie d’ogni giorno. La sua lirica e la sua dolcezza sono invidiabili.
In attesa di sentirlo ancora suonare dal vivo in molte città italiane, vi invito ad ascoltare i suoi dischi, anche se non sono facilmente reperibili.
Discografia
Album
Dieci canzoni di Tucker Zimmerman (1969)
Tucker Zimmerman (1971)
Qui in Europa (1974)
Tap piedi (1977)
Square Dance (1980)
Giochi di parole (1983)
Walking on the Edge of the Blues (2002)
Chautauqua (2005)
Singolo
Il Vento Rosso / Moondog (1969)
Altre canzoni
L’ospite inatteso (1971) su ‘Tracks of Interfolk’
Oregon / a due mani One Man Band (1991) su ‘compleanno Derroll Adams Concert 65’
Addio Derroll Addio amico (2002) su ‘Banjoman – un omaggio alla Derroll Adams’
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